Una tavola rotonda per la XXXIII Giornata del Malato

Sabato 12 aprile all’Ospedale di S. Maria Annunziata al Ponte a Niccheri una tavola rotonda con vari relatori per affrontare e approfondire i temi dell’accompagnamento e della vicinanza per i malati.

Questa la lettera di invito di don Luca Carnasciali, direttore Ufficio Pastorale della salute.

Carissimi,

nel suo messaggio per la Giornata Mondiale del Malato e degli Operatori Sanitari, giunta quest’anno alla XXXIII edizione, il Santo Padre invita a fermarsi a riflettere sulla presenza di Dio vicino a chi soffre, su tre aspetti che la caratterizzano: l’incontro, il dono e la condivisione.

Nella rinnovata articolazione della celebrazione di questa Giornata, nelle parrocchie e nelle comunità e associazioni, lo faremo con una tavola rotonda il prossimo sabato 15 marzo, per poi concludere il 6 aprile con il pellegrinaggio al Santuario Giubilare dell’Impruneta, quando con il nostro Arcivescovo, celebreremo la Giornata Diocesana del Malato.

Nella tavola rotonda presso l’Ospedale di S. Maria Annunziata al Ponte a Niccheri, abbiamo coinvolto relatori qualificati per capire, approfondire e fare nostri questi tre aspetti dell’accompagnamento e della vicinanza a quanti versano nella malattia e nella sofferenza di ogni tipo.

Sugli aspetti dell’incontro, del dono e della condivisione, cercheremo di accostare la realtà a volte impietosa della sofferenza, della malattia e dell’abbandono alla speranza che in quest’anno Giubilare ci è proposto di riscoprire in noi e intorno a noi, nella consapevolezza che il Signore della vita dona sempre conforto, consolazione e sostegno nella prova sia ai sofferenti che a quanti si prendono cura di loro. Cristo nostra speranza non farà mancare la sua presenza a quanti lo invocano sinceramente nel pellegrinaggio verso di Lui.

Con queste premesse vi invitiamo a partecipare a questo evento coinvolgendo anche altre persone delle vostre comunità, ed in particolare quanti per professione o per volontariato esercitano già la vicinanza ai bisognosi di cure non soltanto mediche, ma anche spirituali e sociali.

Papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo indica dei “segni di speranza” da offrire agli ammalati e agli operatori sanitari: «Le opere di misericordia sono anche opere di speranza, che risvegliano nei cuori sentimenti di gratitudine.

E la gratitudine raggiunga tutti gli operatori sanitari che, in condizioni non di rado difficili, esercitano la loro missione con cura premurosa per le persone malate e più fragili. Non manchi l’attenzione inclusiva verso quanti, trovandosi in condizioni di vita particolarmente faticose, sperimentano la propria debolezza, specialmente se affetti da patologie o disabilità che limitano molto l’autonomia personale.

La cura per loro è un inno alla dignità umana, un canto di speranza che richiede la coralità della società intera».

Partecipare a questa “tavola rotonda” diventi l’occasione per riscoprire questi atteggiamenti e per esercitarli nella gratuità. Vi aspettiamo. A presto.

Don Luca Carnasciali

Direttore Ufficio Pastorale della salute

In allegato la locandina