Il card. Giuseppe Betori si è recato nei giorni scorsi (17-18 maggio) in visita in Albania, a Tirana per benedire la statua che raffigura San Michele Arcangelo, donata dall’Arcidiocesi di Firenze al card. Ernest Simoni, in occasione del suo 90° compleanno.
La statua in bronzo fuso (290 Kg, 2 metri di altezza) è stata realizzata dall’artista Cody Swanson della “Sacred Art School Firenze” e rappresenta l’Arcangelo Michele, sotto i suoi piedi il serpente, nella mano sinistra un medaglione con il volto di Cristo, nella mano destra un vessillo con la scritta Aghios.
La statua è stata collocata davanti alla Cattedrale di San Paolo a Tirana ed è stata benedetta dal card. Betori al termine della celebrazione, in cui in due passaggi dell’omelia ha detto: “La destinazione trascendente del nostro tragitto temporale dà un senso ulteriore a ogni nostro passo e diventa misura di autenticità di ogni nostra scelta. Ne sono preziosi testimoni quanti hanno subito violenze e privazioni fino a diventare martiri, che la Chiesa ha riconosciuto come tali, sia con la loro canonizzazione sia con riconoscimenti di affetto e gratitudine come è stato per il nostro caro don Ernest Simoni che il Papa ha voluto accanto a sé come cardinale”. E ancora: “Solo riconoscendo Cristo «capo di tutte le cose» (Ef 1,22), ci liberiamo da chi vuole asservirci, farci schiavi del materialismo, in tutte le sue forme, e ritroviamo la verità di noi stessi. Su questo fronte troviamo il valido aiuto dell’intercessione di San Michele Arcangelo, la cui statua tra poco benediremo fuori di questa cattedrale. In lui troviamo l’assertore dell’unicità di Dio e il difensore contro gli assalti del Maligno. L’opera di misericordia e consolazione che il card. Simoni svolge verso tante persone afflitte e provate dal male, ha spinto l’arcidiocesi di Firenze a porre questo segno nella sua terra come gesto di gratitudine”.
Nella messa, presieduta dal card. Betori, e concelebrata dall’Arcivescovo di Tirana-Durazzo, mons Arjan Dodaj sono stati ricordati i martiri della fede come don Ernest Simoni che ha subito 28 anni di prigionia e lavori forzati nell’Albania comunista di Enver Hoxha, il regime che si era proclamato “primo Stato ateo del mondo”.
Creato cardinale da Papa Francesco il 19 novembre 2016, da anni il card. Simoni (oggi 95 anni) è stato accolto nella diocesi di Firenze. Durante la visita il card. Betori ha potuto visitare a Scutari il Museo dei martiri di Albania e il carcere dove don Ernest è stato torturato e rinchiuso nella cella numero sei. Grande la commozione di tutta la delegazione, di cui facevano parte anche l’Arcivescovo metropolita di Scutari-Pult, mons. Angelo Massafra e il Nunzio Apostolico in Albania, mons. Luigi Bonazzi, nel vedere tornare in questo luogo il card. Simoni.
In questi due giorni l’Arcivescovo di Firenze ha inoltre incontrato il Presidente della Repubblica Albanese, Bajram Begaj e il sindaco di Tirana Erion Veliaj.