Il Questore della provincia di Firenze, Maurizio Auriemma ha consegnato questa mattina all’Arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori in Arcivescovado un’ampolla con l’olio ricavato dagli olivi piantati a Palermo nel “Giardino della Memoria”, dedicato alle vittime della lotta alla mafia, che si trova nel luogo dove avvenne l’attentato del 1992 in cui persero la vita i giudici Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.
“L’olio di Capaci” è un progetto curato dalla Polizia di Stato e dall’Associazione “Quarto Savona 15”, di cui è presidente Tina Martinez Montinaro, vedova di Antonio Montinaro, ideato in occasione del trentesimo anniversario della strage di Capaci.
L’iniziativa, partita dalla Sicilia, coinvolge tutte le 106 sedi di Polizia in Italia, con il dono dell’olio ai rispettivi vescovi delle diocesi.
Questo olio di Capaci andrà ad aggiungersi all’olio d’oliva delle nostre terre per formare la base del Crisma che sarà benedetto in Cattedrale dall’Arcivescovo nella Messa Crismale che si celebra al mattino del Giovedì Santo, il prossimo 28 marzo.
Nell’olio così predisposto il Vescovo aggiunge durante il rito varie sostanze profumate, tra cui, da alcuni anni, anche l’essenza di bergamotto che arriva alle cattedrali italiane in dono dalla diocesi di Locri-Gerace, in Calabria, dove il bergamotto viene coltivato in alcuni terreni confiscati alla ‘ndrangheta.
Il Crisma viene utilizzato nel Battesimo, nella Cresima, nell’Ordinazione dei preti e dei vescovi.
La provenienza dell’olio da Capaci e del bergamotto da Locri-Gerace diventa un segno della redenzione dei territori in cui si radicano le organizzazioni mafiose, così come il Crisma è segno della grazia che rende nuova la persona umana, consacrando i figli di Dio e sostenendo il servizio dei ministri della Chiesa.