L’ Unitalsi toscana festeggia novant’anni. Lo fa questa domenica in Palazzo Vecchio, con un convegno su invito, e poi con una Messa nella basilica di San Lorenzo alle 16, aperta a tutti: soci, amici, sostenitori e chiunque voglia avvicinarsi a questa storia, quasi centenaria, che è fatta soprattutto di amicizia. Amicizia tra le persone, amicizia con Dio.
Alcuni pellegrini toscani erano già presenti anche al primo pellegrinaggio nazionale a Lourdes, partito da Roma nel 1903. Nel 1929, l’associazione si strutturò anche in Toscana e organizzò il primo pellegrinaggio da Firenze.
Con questa festa, sottolinea il presidente regionale Roberto Torelli, «vogliamo ricordare tutte le grandi persone che in questi anni ci hanno accompagnato e hanno guidato il nostro cammino. Ci stringeremo con il calore che ha avvolto l’associazione per questi novant’anni e soprattutto cercheremo di guardare avanti, ai prossimi impegni, ai pellegrinaggi della prossima stagione e alle tante iniziative che vedono coinvolti i nostri volontari, i nostri giovani. Ne cito una a breve: il 9 novembre un incontro dei pellegrini all’Impruneta e, negli stessi giorni, il meeting dei giovani a Siena dove i nostri ragazzi vivono momenti bellissimi di gioia e di condivisione. Questa è la cosa più bella della nostra associazione, ed è quella che vogliamo sostenere e portare avanti con tutto il nostro entusiasmo». Perché ormai l’associazione è «Unitalsi tutto l’anno»: «Una volta – spiega Torelli – al termine del pellegrinaggio ci dicevamo ciao, ci vediamo l’anno prossimo. Adesso ci diciamo ciao, ci vediamo domani». Si parla spesso dei miracoli di Lourdes: forse il miracolo più bello è proprio la rete di amicizia che l’Unitalsi custodisce e coltiva. «Dico sempre – conclude Torelli – che l’associazione cerca prima di tutto di creare relazioni: fra i pellegrini, con i malati, con le persone che incontriamo, e relazione con il Signore».